Nel cuore della Padania
La Bassa Casalasco-Viadanese è una "terra di mezzo" tecnicamente lombarda (per l'Amministrazione), foneticamente emiliana (per la cadenza del dialetto) e, accessoriamente, veneta (ad esempio, nel colore delle facciate e nella forma dei comignoli). Culturalmente, può essere considerata a sé, poiché le tradizioni agricole e gastronomiche costituiscono un patrimonio unico e distintivo di questa zona.

Il Lambrusco Viadanese
Il vitigno gioiello dell’enologia lombarda, coltivato già millenni prima di Cristo dai Celti nella pianura Padana,
da cui si ricava il vino dal caratteristico profumo floreale, di viola mammola, amarena e frutti di bosco.
Lo Spallotto
Il salume “Signore” della tavola per il suo sapore unico, rischia di sparire a causa della lunga e complessa lavorazione. Può essere salvato solo dalla abilità e dalla passione del “signore dei coltelli”.


Il Melone Rospo
Il melone antico tipico della zona Casalasco-Viadanese dall’aspetto bitorzoluto che sorprende per il suo inaspettato sapore piccante.
I “Gnoc a la mulinera”
Solo se l’acqua è bollente si riesce a dare forma ad un impasto di sola farina. Solo le tre figlie di Teresa custodiscono da anni la ricetta che la loro madre aveva appreso dal nonno mugnaio.


Il “luadel”
Il Laudel, il pane che, grazie al suo POTERE di gonfiarsi, un tempo veniva usato nelle cascine come test per verificare la temperatura del forno, oggi viene salvato dall’oblio e riscoperto come prelibatezza.